Parlare di se stessi, non è facile, e io cosa posso dire di me? Amo l'Arte in tutte le sue forme,pittura, scultura, musica...Tutto quello che fa bene agli occhi,alle orecchie e al cuore fa parte integrante della mia vita e del mio modo di vivere. Ho chiamato questo mio blog "I sentieri dell'Arte", proprio perchè su questi "viottoli" incantati possiamo trovare tante piccole cose che ci riconciliano con il mondo intorno...almeno così è per me! Mi basta guardare un quadro o ascoltare un po' di buona musica per ritrovare la serenità, e non è necessario che questi siano un Renoir o una sonata di Mozart, basta che siano delle belle cose da vedere e da ascoltare. Spero di condurvi nel mio mondo nel miglior modo possibile...Patrizia

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7 luglio 2010

Decorazione: il Faux finish...imitare con sapienza!


Osservare...toccare...sperimentare...queste sono le fasi iniziali ed essenziali per la realizzazione del Faux finish, o per dirla in parole povere della falsa finitura. Ma cos'è il faux finish? Molto semplicemente quel procedimento pittorico che ricrea ,appunto in pittura, vari materiali, come i marmi, le pietre dure , i legni pregiati,e materie preziose di origine organica come la madreperla,la tartaruga o l'avorio.Ma tutto questo perchè? Perchè dipingere imitando dei materiali che potremmo trovare più o meno facilmente?Molto semplicemente perchè il costo di queste materie è molto alto e per alcuni il reperimento, oltre che difficile, è anche vietato dalla legge, come per esempio per la tartaruga e l'avorio.Molto meglio salvaguardare la natura e ricrearli in pittura anche se non è proprio una cosa da principianti...Osservare..: la prima regola per la buona riuscita di un faux finish è l'osservazione, possibilmente dal vivo, oppure documentarsi cercando più immagini possibili della materia che vogliamo imitare.La cosa può essere più semplice per quanto riguarda i marmi, meno per le pietre dure, difficile per la tartaruga o l'avorio, ma se si diventa assidui frequentatori di mostre o mercati di antiquariato si può avere la fortuna di osservare e toccare degli oggetti con intarsi in questi bellissimi materiali,...cose di altre epoche,quando non c'era ancora una coscienza animalista...Toccare..:la sensazione di caldo o freddo che da il senso del tatto, la setosità o la ruvidezza della superficie,sentirne la perfezione o i difetti, ad occhi chiusi per memorizzarne il contatto con i polpastrelli...Sperimentare... tante e tante volte, fino a quando non avremo il risultato che più si avvicina all'originale: velature di colore, spugnature, venature, la profondità, la lucentezza, tutto dev'essere curato nei minimi particolari e solo allora potremo dire di aver realizzato un faux finish di qualità! Una cosa che è mia abitudine fare quando mi avvicino all'imitazione di un materiale, è studiarne anche l'uso che se ne è fatto nel corso dei secoli, studio che può abbracciare il mondo dell'arte nella sua totalità,dall'architettura,all'archeologia, scultura, pittura e anche la moda come nella riproduzione di gioielli antichi ,al fine di individuare al meglio i supporti su cui andare a riprodurre il mio lavoro, per esempio non rifarei mai un effetto cuoio su di un piatto in terracotta, semmai su un bauletto di legno! Buon gusto e coerenza, prima di tutto! Per render più concrete queste mie disquisizioni,farò su questo blog degli interventi mirati allo studio e alla realizzazione dei vari materiali e con degli approfondimenti inerente al marmo , pietra o elemento decorativo organico a cui mi avvicinerò. Buona lettura!

Nella foto una mia creazione: grande piatto ( diam. cm 50) dipinto ad imitazione marmo Nero Marquina e decorazione print room.

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1 commento:

nadiamaria ha detto...

che meraviglia anche questo piatto!!! sei una "maestra"!!! ciao Patty..