Parlare di se stessi, non è facile, e io cosa posso dire di me? Amo l'Arte in tutte le sue forme,pittura, scultura, musica...Tutto quello che fa bene agli occhi,alle orecchie e al cuore fa parte integrante della mia vita e del mio modo di vivere. Ho chiamato questo mio blog "I sentieri dell'Arte", proprio perchè su questi "viottoli" incantati possiamo trovare tante piccole cose che ci riconciliano con il mondo intorno...almeno così è per me! Mi basta guardare un quadro o ascoltare un po' di buona musica per ritrovare la serenità, e non è necessario che questi siano un Renoir o una sonata di Mozart, basta che siano delle belle cose da vedere e da ascoltare. Spero di condurvi nel mio mondo nel miglior modo possibile...Patrizia

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30 gennaio 2010

Rosa fresca aulentissima....










Prendo a prestito da Cielo d'Alcamo il verso introduttivo del suo "Contrasto",non me ne vorrà sicuramente,non solo per parlare del soggetto più usato nel decoro appunto floreale e cioè la rosa, tenera e delicata ricorrente da secoli su maioliche e porcellane,ma anche della decorazione naturalistica in generale e delle tonalità di colore usate nelle varie manifatture.
L'epoca è il Diciottesimo secolo e in Francia in diverse località sorgono varie manifatture di maiolica che adottano come decorazione questo fiore. A Moustiers, per esempio, le ghirlandine e i festoni floreali richiamano lo stesso gusto barocco dei mobili, dei dipinti e dei tessuti. Stupendi tulipani e soffici e leggere rose,sono tipici delle maioliche Strasburgo, celebre per la manifattura di Hannong, fondata nel1721. A Marsiglia è famosissima la fabbrica fondata nel 1700 da Claressy:i fiori hanno i gambi lunghi appena tracciati e i colori vanno dall'azzurro al violetto.Oltre che ai fiori europei, spesso la decorazione si ispira anche a quelli orientali, continuando il gusto della cineseria,e si può ben dire che dal 1750 in poi si alterna la decorazione del fiore sia all'europea sia all'orientale.
Fiori all'europea anche per la manifattura di Lodi che dal 1641, opera con la produzione di G.Cappellotti,i colori erano l'azzurro,il verde marcio, il rosso.
Con la denominazione di "Vecchio Lodi"viene indicata invece la produzione di G.Ferretti, la cui marca è un chiodo,caratterizzata da rose con garofani di un rosso porporino,tulipani rosso-violaceo,verde smagliante per le foglie,giallo e azzurro scuro per i fiori più piccoli.Alla stessa fabbrica appartiene il "Vecchio Lodi Paonazzo".Altre manifatture lombarde sono quelle di Felice Clerici e soprattutto quella di Pasquale Rubati di eccezionale raffinatezza decorativa con fondi turchini e rosa damascati con tocchi d'oro e intrecci policromi,famosa per il singolare candore della maiolica.A Pesaro trionfa la rosa a colore pieno mentre Venezia si ispira ai fiori di Marsiglia.
A Faenza la manifattura Ferniani decora alcuni pezzi a cineserie e a mazzetti di "fiori di patata" altri a "rosa monocroma" e "rosa policroma.
A Bassano si sente l'influenza orientale per le maioliche, mentre per la porcellana si ritrovano i fiori all'europea.Sempre presso Bassano,a Nove,Giovan Battista Antonibon fonda nel 1719, una fabbrica di maioliche la cui produzione, raffinata come le sue porcellane, porta decori di fantasie floreali "a giardino" e "alla frutta" ispirate a Lodi.
Per quanto riguarda la porcellana, la decorazione a fiori nasce col Meissen, dal nome della località tedesca dove nel 1710, Augusto di Sassonia fondò una fabbrica.
Verso il 1730-35 la decorazione si esprime con fiori giapponesi(pruni,peschi,crisantemi,dalie)per poi passare ai cosiddetti "fiori indiani"(peonie e molte foglie verdi),eseguiti con elegante policromia,profilati in nero o in blu.
Con l'affermasrsi del Rococò, anche Meissen adotta il motivo dei "fiori tedeschi" costituito da esemplari policromi e dipinti in modo naturalistico, dove mazzolini di rose miniatura e miosotis fanno la parte del leone.
Ancora in Francia la località di Vincennes-Sèvres debutta con gusto tipicamente francese,con fiori all'europea e forme Rococò.
In Italia la manifattura Ginori,fondata a Doccia(Firenze)nel 1737 dal marchese Carlo Ginori, produce fiori orientali fino al 1760, poi predilige il tipico mazzetto di fiori di campo, roselline e margherite.
Vicino Napoli,nel 1743 Carlo di Borbone fonda la Reale Manifattura di Capodimonte,che cambia il genere di produzione del suo esordio(tabacchiere,servizi da the,vasi con coperchio tipo Meissen)e inizia la decorazione col fiore orientale (giapponese)per poi seguire la moda europea monocroma e policroma eseguita sempre con linee sottilissime caratteristiche della pittura di Capodimonte.